who

Marina Rinaldi

what

What My Shape Says

categoria

Marina Rinaldi ha scelto l’artista piacentina Claudia Losi per rappresentare la collezione Autunno Inverno16/17. “Mi è stato chiesto di pensare ad un progetto che avesse, come punto di partenza, il coinvolgimento attivo della community di Marina Rinaldi. Ho pensato ai molteplici tipi di donna che avrei potuto raggiungere, le loro storie, le tante relazioni possibili di un sé col corpo che abita, con la forma che occupa nel mondo.” Questo il testo che introduce la call to action di Marina Rinaldi con la quale Claudia Losi ha chiesto alle donne di tutto il mondo, tramite i social network e i negozi del brand, di inviare una personale suggestione per rispondere alla domanda:”Qualìè la storia, frase o parola che rappresenta l’idea che ho della mia forma?”. Le risposte ricevute, circa un migliaio, sono state tutte trascritte nelle lingue originali su chilometri di strisce di cotone, appositamente tinte con i colori di tredici tonalità di pelle diverse, scelte tra tutte le possibili sfumature. L’opera è stata esposta durante la Fashion Week di Milano, presso gli spazi del Teatro Arsenale di Milano e le modelle hanno indossato abiti della collezione Autunno Inverno 16/17, creata in collaborazione con l’artista Tsumori Chisato. Per questo progetto Liligutt Studio ha ideato e realizzato il concept visivo in continuità estetica col progetto artistico di Claudia Losi. Il main visual presenta le fasce di tessuto che si intersecano con le parole che compongono il titolo. Il logo simbolo del progetto, disegnato per l’evento, rievoca la sinuosità femminile del logo del brand Marina Rinaldi, attraverso l’intreccio di una linea sottile che si cristallizza simmetricamente in un’identità risolta, analogamente a come le fasce di tessuto che portano impresse le parole, si raccolgono intorno alla struttura circolare dell’installazione. L’invito cartaceo, un pieghevole a tre ante, tagliato con la tecnica al laser, anticipa la forma e il sovrapporsi delle fasce dell’installazione così come appariranno al pubblico. What My Shape Says ci ricorda che ogni corpo ha una storia da raccontare. Le parole delle partecipanti sono diventate parte integrante di questa sfilata, un messaggio di inclusione e di celebrazione della diversità.

Marina Rinaldi ha scelto l’artista piacentina Claudia Losi per rappresentare la collezione Autunno Inverno16/17. “Mi è stato chiesto di pensare ad un progetto che avesse, come punto di partenza, il coinvolgimento attivo della community di Marina Rinaldi. Ho pensato ai molteplici tipi di donna che avrei potuto raggiungere, le loro storie, le tante relazioni possibili di un sé col corpo che abita, con la forma che occupa nel mondo.” Questo il testo che introduce la call to action di Marina Rinaldi con la quale Claudia Losi ha chiesto alle donne di tutto il mondo, tramite i social network e i negozi del brand, di inviare una personale suggestione per rispondere alla domanda:”Qualìè la storia, frase o parola che rappresenta l’idea che ho della mia forma?”. Le risposte ricevute, circa un migliaio, sono state tutte trascritte nelle lingue originali su chilometri di strisce di cotone, appositamente tinte con i colori di tredici tonalità di pelle diverse, scelte tra tutte le possibili sfumature. L’opera è stata esposta durante la Fashion Week di Milano, presso gli spazi del Teatro Arsenale di Milano e le modelle hanno indossato abiti della collezione Autunno Inverno 16/17, creata in collaborazione con l’artista Tsumori Chisato. Per questo progetto Liligutt Studio ha ideato e realizzato il concept visivo in continuità estetica col progetto artistico di Claudia Losi. Il main visual presenta le fasce di tessuto che si intersecano con le parole che compongono il titolo. Il logo simbolo del progetto, disegnato per l’evento, rievoca la sinuosità femminile del logo del brand Marina Rinaldi, attraverso l’intreccio di una linea sottile che si cristallizza simmetricamente in un’identità risolta, analogamente a come le fasce di tessuto che portano impresse le parole, si raccolgono intorno alla struttura circolare dell’installazione. L’invito cartaceo, un pieghevole a tre ante, tagliato con la tecnica al laser, anticipa la forma e il sovrapporsi delle fasce dell’installazione così come appariranno al pubblico. What My Shape Says ci ricorda che ogni corpo ha una storia da raccontare. Le parole delle partecipanti sono diventate parte integrante di questa sfilata, un messaggio di inclusione e di celebrazione della diversità.

Credits | image no. 01 Installation view at Teatro dell’Arsenale, Milan (2016), photo by Daniele Signaroldi  |  image no. 02 installation view at La Centrale, Bruxelles, Belgium (2021), photo by Hugard & Vanoverschelde | Art Installation Details: Dyed cotton ribbons, black marker, metal frame, metal and wooden ladder - 8 m x 5 m ø approx